Obblighi per la classe energetica degli immobili

Prestazione energetica immobili

Previsione di obblighi per migliorare la classe energetica degli immobili

La direttiva Europea sull’efficientamento energetico, intende introdurre gli standard minimi di prestazione energetica per gli edifici, con previsione di obblighi di riqualificazione per migliorarne la classe energetica.

Nell’ultimo testo viene proposto che entro il 2030, gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero.

Gli edifici residenziali esistenti dovranno avere dei standard minimi di prestazione energetica: classe F entro gennaio 2030 e classe E entro gennaio 2033.

I singoli Stati membri saranno i soggetti obbligati al conseguimento degli obiettivi di riqualificazione degli edifici con conseguente miglioramento della classe energetica degli immobili.

Ogni Stato membro definirà la propria strategia di riqualificazione del patrimonio immobiliare tramite l’attuazione di appositi piani nazionali di ristrutturazione edilizia.

Attualmente non è prevista alcuna limitazione o divieto per vendere o affittare gli edifici non riqualificati.

Per il prossimo futuro, per incentivare l’adeguamento alla direttiva Europea, possiamo facilmente immaginare cosa potrebbe succedere.

I proprietari degli immobili non riqualificati potrebbero essere sottoposti ad una maggiore tassazione o altro tipo di penalità in quanto il loro immobile non rispetta le direttive dell’Unione Europea.

Le mie considerazioni

Il messaggio che ne consegue dalla direttiva Europea: se non puoi adeguare il tuo immobile alle future disposizioni per mancanza di fondi, o ti indebiti per adeguarlo, o lo vendi.

O peggio ancora, nel prossimo futuro lo svendi.

La banca che dovrà finanziare l’acquirente tramite l’erogazione di un mutuo potrebbe svalutare il tuo immobile gravandolo dei costi necessari per l’adeguamento a questa nuova direttiva Europea.

Facciamo un esempio su ciò che potrebbe accadere nel caso specifico.

Tizio mette in vendita il suo immobile ad euro 100.000.

Caio disponendo di una certa liquidità, intende prendere un mutuo di 80.000.

L’istituto bancario in fase di perizia riscontra che per adeguare l’immobile alle nuove normative Europee necessita di costi per euro 30.000 (per sostituzione degli infissi e realizzazione del cappotto termico).

Ne consegue che l’immobile viene valutato dall’Istituto bancario euro 100.000 – 30.000 = 70.000.

Pertanto l’istituto bancario sarà disponibile ad erogare l’80% del valore dell’immobile che verrà determinato dal valore di perizia per esempio € 100.000, meno € 30.000 = € 70.000 x 80%= € 56.000.

Considerando i costi per l’acquisto oltre al prezzo dell’immobile, l’intervento del finanziamento sarebbe di circa il 50% del valore dell’intera operazione. Somma che potrebbe non essere sufficienti all’acquirente.

Tutto questo comporterà una svalutazione degli immobili che non saranno adeguati alle nuove normative Europee in quanto non più finanziabili come prima.

L’acquirente ideale sarà chi acquisterà con fondi propri, senza dover richiedere un mutuo. Ma tutto ciò comporterà comunque una riduzione dei prezzi di mercato.

Staremo a vedere come evolveranno le cose nei prossimi mesi / anni.

Se ti occorre l’attestato di prestazione energetica, puoi farcene richiesta cliccando qui. Compila ed inoltraci l’apposito form, a secondo della Regione in cui è l’immobile da certificare, ti verrà sviluppato l’apposito preventivo.

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