Forse in pochi sanno cos’è una casa Pater. In questo articolo cercherò di dare informazioni utili a capire di cosa si tratta.
Se sei un agente immobiliare ed operi sul territorio di Roma, forse ti sarà capitato di trattare la compravendita di una casetta pater, o forse no.
Se non ne sai nulla, ti fornisco le informazioni in mio possesso, non è escluso che te ne possa capitare una in vendita.
Dobbiamo fare un passo in dietro, il 10 giugno del 1940 Mussolini annunciava l’entrata in guerra dell’Italia.
A seguito dei bombardamenti molte famiglie persero la propria abitazione nel centro di Roma.
Al seguito, la principessa Iolanda Margherita di Savoia diede un incarico al Governo Fascista.
Dovevano essere messi a disposizione alloggi alle famiglie numerose e più indigenti di Roma.
Furono lottizzati i terreni adiacenti la via del Mare, all’altezza di quella che ora conosciamo come la borgata di Acilia.
I lotti che vennero realizzati misuravano circa 1000 metri quadri ognuno, sui quali vennero realizzate le “Casette Pater”.
Unità bifamiliari su unico piano con copertura spiovente in tegole, ognuna con circa 500 mq di giardino.
Il nome Pater deriva dall’ingegnere svizzero Dario Pater.
Dovevano essere alloggi per svolgere la loro funzione per pochi anni.
Da allora, sono passati oltre 80 anni e le Casette Pater ancora esistono e vengono utilizzate.
Per realizzare in tempi brevi queste abitazioni e contenere i costi di realizzazione, venne utilizzato un materiale costruttivo particolarmente economico.
Utilizzarono una specie di grossa paglia in fibra di legno pressata e compattata con una velatura di cemento, materiale denominato Populit.
Gli utilizzatori delle Casette Pater dovevano pagare un canone di locazione seppur basso.
Successivamente è stata data loro la possibilità di affrancazione della proprietà, potendo così divenire abitazioni private.
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